Come scegliere uno psicologo? Alcune indicazioni utili

Come scegliere uno psicologo: alcune indicazioni utili

Nel nostro precedente articolo ci siamo occupati di quando sia utile contattare uno psicologo e quanto l’intraprendere una terapia possa giovare al proprio benessere personale.

Certo, la decisione di contattare un professionista non è cosa da poco, ma questa è solo il primo passo del percorso.
Se la prima domanda che ci viene in mente è “ho davvero bisogno di aiuto?”, la seconda è senz’altro “a chi mi rivolgo?”

Oggi ci vogliamo soffermare proprio su questo interrogativo, più che legittimo, e fornire una serie di criteri per una scelta ponderata e serena di uno psicoteraputa.

Tutti noi conosciamo qualcuno che si sia rivolto ad uno psicologo e non necessariamente i pareri saranno sempre concordi: ci sarà qualcuno che affermerà di aver solo perso tempo e chi invece sosterrà di averne tratto grande giovamento.
Occorre innanzitutto precisare che non esiste un terapeuta buono “per tutte le stagioni”, così come non è possibile pensare che un tipo di approccio sia efficace in ogni situazione e per ogni individuo.



1. Da dove cominciare la ricerca?

Negli anni passati la principale forma di ricerca di uno psicologo era il passaparola o l’invio da parte del medico di base, mentre adesso si tende sempre di più ad utilizzare la ricerca su Internet che, oltre a garantire una grande velocità nel reperire nominativi, permette di mantenere un certo livello di riserbo e privacy (vedasi i vissuti di imbarazzo e vergogna a cui abbiamo accennato nel nostro articolo precedente).
Il rovescio della medaglia di questa grande mole di dati che possiamo facilmente reperire è che non forniscono garanzie rispetto alla professionalità e serietà dei professionisti in questione.

2. Verificare la qualifica del professionista

La prima cosa di cui accertarsi è che il terapeuta individuato sia effettivamente uno psicoterapeuta e non qualcuno che sta “usurpando” la professione.
Per verificare ciò basta consultare l’Albo degli Psicologi (ogni Regione ne ha uno) e constatare se la persona sia abilitato alla professione di psicologo, abbia cioè conseguito una Laurea in Psicologia, e se sia anche psicoterapeuta, avendo portato a termine un corso di specializzazione presso una delle tante scuole di formazione in Psicoterapia.

Per approfondire la differenza tra Psicologo e Psicoterapeuta rimandiamo ad un nostro articolo di qualche tempo fa.



3. Il primo contatto

Una volta sbrigata questa rapida ricerca, è il momento del primo contatto.
Molti professionisti, come noi, hanno un sito internet che permette di inviare la propria richiesta via mail, ma crediamo che la telefonata diretta sia il mezzo preferibile in questa primissima fase.
È normale sentirsi nervosi ed imbarazzati, dato che si sta parlando di argomenti estremamente personali con un perfetto sconosciuto, però è importante riuscire ad ottenere un certo numero di informazioni, da approfondire poi nel primo incontro.

Dopo l’esposizione del motivo della richiesta, si può passare ad aspetti più pratici, come il costo delle sedute e l’ubicazione dello Studio, per poi soffermarsi eventualmente su aspetti più tecnici, come l’approccio seguito dal terapeuta e la sua formazione personale.



4. La fiducia

A nostro avviso, sebbene l’aspetto economico e la comodità nel raggiungere lo Studio siano fattori di cui tener conto, occorre soffermarsi più sulla competenza e sulla fiducia che il terapeuta suscita, dal momento che anche il tempo che si impiega per arrivare e andarsene dall’appuntamento rappresentano importanti e utili momenti di riflessione, ed economico non è necessariamente traducibile in adatto.

È fondamentale poi soffermarsi sulle sensazioni che si sono provate durante la prima seduta:

  • come mi sono sentito durante l’incontro?
  • E dopo?
  • Il terapeuta mi è sembrato interessato ed attento a quanto dicevo?
  • Sono riuscito a chiarirmi le idee riguardo a tempi, modalità e obiettivi della terapia?

In base alla nostra esperienza, riteniamo che siano necessarie tre sedute di valutazione per capire la natura del problema e la direzione da prendere.
Allo stesso modo, è importante sottolineare come una seduta di psicoterapia non sia una chiacchierata con un amico e che quindi essersi sentiti totalmente a proprio agio non sia auspicabile, dato che un percorso terapeutico implica che si affronti il proprio disagio e le proprie difficoltà.

5. Non esiste una tecnica buona per tutti

Per concludere, è importante ribadire che ogni individuo è un caso a sé e che non sia possibile affermare che una tecnica sia in grado di risolvere ogni problema.
Un buon psicoterapeuta è anche quello che ammette i propri limiti e che, accortosi di non poter essere d’aiuto ad una persona, la indirizza verso un altro professionista più adatto alle sue necessità.

Dott. Davide Garau
Dott. Davide Garau
Il Dott. Davide Garau è Psicologo e Psicoterapeuta specializzato in Terapia Familiare a Firenze. Da anni lavora con bambini e adolescenti con differenti tipologie di disagio. Offre consulenza psicologica e percorsi di psicoterapia individuale, di coppia e familiare.