La fobia scolastica: cos’è e come si supera

Fobia scolastica, ovvero la paura di andare a scuola

Immaginate questa situazione: in una classe, studenti ed insegnanti notano che un ragazzo è spesso assente, anche per più giorni consecutivi. Non è malato, negli anni precedenti non ha mostrato particolari difficoltà scolastiche, ma le assenze continuano.

A domanda diretta, il ragazzo non sa dare una risposta precisa e anche i suoi genitori sono confusi e preoccupati.

Potrebbe trattarsi dell’inizio di una fobia scolastica?

La paura di andare a scuola

Con fobia scolastica (o scolare) si indica quella condizione in cui i livelli di ansia, paura, tensione ed angoscia nel recarsi e restare a scuola sono tali da minare significativamente la qualità della vita della persona interessata, nonché compromettere una regolare presenza scolastica, con assenze sempre più frequenti, che possono evolvere in un totale blocco della frequenza. Si associa ad una visione rigida e punitiva della scuola, con paura ed ansia sproporzionate rispetto alla situazione reale.

Secondo uno studio della State University di New York, la fobia scolastica riguarda dall'1% al 5% delle persone in età scolare, senza che siano rilevabili differenze di tipo socio - economico.

Sembrerebbe colpire soprattutto i maschi, specialmente se primogeniti o figli unici, ed il suo esordio si riscontra intorno ai 5-6 anni, successivamente verso i 10-11 ed in adolescenza tra i 12 ed i 15.

Questi dati evidenziano una maggiore diffusione di questo fenomeno in concomitanza di importanti snodi evolutivi per la persona, come il passaggio dalla scuola materna alle Elementari, dalla scuola elementare alle Medie e dalle scuole medie alle Superiori.

Questa condizione presenta una sintomatologia molto varia, le cui caratteristiche più diffuse sono:

  • Insorgenza improvvisa, senza segnali di preavviso
  • Ansia e attacchi di panico nell’uscire di casa ed avvicinarsi alla scuola
  • Insonnia
  • Sintomi fisiologici come tremori, vertigini, mal di testa, nausea, vomito e diarrea
  • Crisi di pianto e attacchi d’ira
  • Enuresi notturna
  • Difficoltà a giustificare la richiesta di rimanere a casa, addossando non chiare responsabilità ad insegnanti o compagni

L’aspetto che può risultare più sconcertante per le famiglie è che questi sintomi si attenuano o scompaiono nel momento in cui il bambino, o ragazzo, rimane a casa, per poi ripresentarsi con la stessa intensità la mattina successiva.

Come affrontare e curare la fobia scolastica

Cosa fare, quindi, quando ci si ritrova in questa situazione?

Data la grande variabilità di questo fenomeno, occorre innanzitutto mettere in campo una valutazione che tenga conto di più aspetti, in modo da intervenire nel modo più efficace possibile.

Nella nostra esperienza, si sono rivelati molto utili i colloqui individuali con il soggetto affetto da fobia scolare, accompagnati da quelli con la famiglia al completo, in modo da avere un quadro preciso ed esaustivo dell’insorgenza e dello sviluppo dei sintomi, dell’eventuale presenza di fattori stressanti concomitanti (traslochi, cambio di scuola, nascita di un fratellino, morte di una persona cara, ecc.), della qualità delle relazioni con i pari e del funzionamento familiare, che gioca spesso un ruolo fondamentale sia nell’insorgenza del disturbo che nella sua piena risoluzione, con la scoperta di nuove forme di collaborazione e comunicazione tra i membri della famiglia.

Occorre sottolineare l’importanza del coinvolgimento della scuola nel percorso terapeutico del ragazzo, in modo da favorirne il rientro graduale in classe, nonché la necessità di operare un intervento tempestivo, così da ridurre i rischi per lo sviluppo emotivo e sociale del soggetto colpito, i suoi risultati scolastici ed i rapporti con familiari e coetanei.

Dott. Davide Garau
Dott. Davide Garau
Il Dott. Davide Garau è Psicologo e Psicoterapeuta specializzato in Terapia Familiare a Firenze. Da anni lavora con bambini e adolescenti con differenti tipologie di disagio. Offre consulenza psicologica e percorsi di psicoterapia individuale, di coppia e familiare.