Burnout: quando lavorare “brucia”

Sindrome da Burnout: cos'è e come si manifesta - Psicoterapia Firenze

A chi non è mai successo di attraversare fasi critiche sul posto di lavoro?

L’entusiasmo dei primi mesi via via si affievolisce, la stanchezza aumenta, tutto sembra più complicato e meno appagante. Il lavoro che avevamo scelto con gioia e soddisfazione assomiglia sempre di più ad una prigione, da cui si desidera fuggire.

Se a ciò si accompagna anche uno stato emotivo sempre più negativo ed una riduzione della qualità della vita personale e lavorativa, potremmo trovarci di fronte alle prime fasi del burnout.

Cos'è la sindrome da Burnout?

Con il termine sindrome da Burnout s’intende una forma specifica di disagio, fisico e psicologico, connesso al lavoro. Questa condizione è storicamente associata alle “professioni d’aiuto”, come medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali ed educatori.

Quello che accomuna tutte queste professioni è il loro carattere di assistenza e l’entrata in contatto con il dolore ed il disagio delle persone (già negli anni ‘70 Maslach e Freudenberger avevano parlato del fenomeno, nella loro lavoro di osservazione degli operatori di un reparto di igiene mentale). Si parla, quindi, di mansioni in ambito sociale.

Col passare degli anni, il termine Sindrome da Burnout è stato via via associato anche ad altri tipi di lavoratori, come gli insegnanti, che fanno quotidianamente i conti con la responsabilità riguardo la crescita personale degli altri, spesso con un grande coinvolgimento emotivo, e persino alle professioni riguardanti la sicurezza e l’ordine pubblico, come poliziotti e vigili del fuoco, data la loro peculiare relazione con l’assistenza a persone in difficoltà.

Quali sono i sintomi principali del burnout?

  • Stanchezza ed esaurimento emotivo
  • Apatia, cinismo e ridotta empatia
  • Depersonalizzazione (distacco e allontanamento dagli altri, per proteggersi da un coinvolgimento emotivo)
  • Sensazioni di vuoto, frustrazione, inutilità, inadeguatezza, ingiustizia e delusione
  • Aggressività verso gli altri e sé stessi
  • Desideri e comportamenti di fuga dal posto di lavoro
  • Ridotto impegno lavorativo e perdita della motivazione
  • Insonnia ed umore depresso

Le cause di questo lento logoramento possono essere molteplici: carico lavorativo eccessivo, esposizione continua ad ambienti di lavoro problematici o eccessivamente competitivi, elevato peso emotivo di ciò che si fa, mancanza di riconoscimento per i propri sforzi, difficoltà a mettere un limite riguardo a quello che è lecito accollarsi, con conseguente tendenza a “portarsi il lavoro a casa” ed identificarsi con il dolore ed il disagio altrui.

È evidente che un processo del genere, se trascurato, possa portare chi ne soffre a spegnersi lentamente, o a bruciarsi (da qui il termine burnout), a causa dell’incapacità di sostenere e far fronte allo stress accumulato, con il rischio concreto di trasferire sul piano personale e familiare il disagio avvertito inizialmente sul piano professionale.

L’intervento dello psicoterapeuta, in questi casi, serve proprio a rafforzare le risorse interne della persona, nell’ottica di una migliore capacità di gestire lo stress e affrontare i problemi sul posto di lavoro.

A questo si associa un intervento di tipo relazionale, che ha l’obiettivo di aiutare il soggetto a riconoscere quei rapporti, e quelle persone della sua “rete”, che possono essere una preziosa risorsa ed una fonte di sostegno per superare questa fase di difficoltà.

Burnout o mobbing?

Infine, il burnout non va confuso con il mobbing.

Quest’ultima situazione può, sì, portare a sensazioni di forte stress ed a una sintomatologia parzialmente sovrapponibile a quella sopra descritta, ma essa si riferisce prettamente a quegli scenari in cui una persona si trova ad essere sottoposta a condotte persecutorie sul posto di lavoro da parte di colleghi o superiori, mentre il burnout vero e proprio, con sintomi e caratteristiche ben specifiche e riconosciute ormai da diversi studi, consegue a situazioni di sovraccarico lavorativo e iperstimolazione, le cui cause sono molteplici e derivanti non solo dal contesto lavorativo, ma anche da caratteristiche personali.

Dott. Davide Garau
Dott. Davide Garau
Il Dott. Davide Garau è Psicologo e Psicoterapeuta specializzato in Terapia Familiare a Firenze. Da anni lavora con bambini e adolescenti con differenti tipologie di disagio. Offre consulenza psicologica e percorsi di psicoterapia individuale, di coppia e familiare.